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Sicurezza dei lavoratori nelle celle frigorifere

Hai mai pensato a quanto sia rischioso lavorare nelle celle frigorifere? Recenti episodi di cronaca sottolineano quanto sia importante focalizzare l’attenzione su questo particolare caso di lavoro in isolamento.

In un ambiente a bassa temperatura e per di più isolato, risulta difficile e indispensabile poter avvisare tempestivamente e in modo automatico (anche in caso di incoscienza) i servizi di soccorso interni all’azienda.

Il lavoro nelle celle frigorifere è un caso molto frequente in diverse aziende, e richiede perciò un’attenta analisi del rischio atta a mitigare le possibilità di incidenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche, anche noto come “Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza” prevede che il datore di lavoro sia inciso di una maggiore responsabilità riguardo alla tutela del lavoratore e della sua incolumità. Dopo avere effettuato l’analisi dei rischi in azienda, il datore di lavoro ha l’obbligo di prendere le misure di sicurezza necessarie per tutelare i lavoratori, qualora non adempiesse agli obblighi potrebbe essere oggetto di sanzioni non solamente pecuniarie.

In merito alla gestione delle emergenze di cui all’art 45 del TU 81 del 2003 appare chiara l’importanza di garantire una tempestiva comunicazione agli organi di soccorso nel caso di incidenti occorsi sui luoghi di lavoro. Tuttavia l’architettura gestionale dell’azienda
comporta esigenze lavorative disparate per mansioni, per luoghi e per orari.

Sempre più spesso infatti i lavoratori operano isolati e in orari notturni con un consequenziale abbassamento del livello di reazione in caso di incidenti. In questi casi, qualora si verificasse un malore o un qualsiasi incidente minatorio della salute del lavoratore, sarebbe difficile avvisare il pronto intervento sanitario.

A tal proposito si può fare riferimento all’analisi del rischio per ambienti freddi redatta nella normativa UNI EN ISO 15743.

Al fine di mettere a disposizione un sistema di allertamento uomo a terra per lavoratore isolato idoneo per tutelare l’operatore che svolge la sua attività all’interno di celle frigorifere il sistema deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • il sistema deve funzionare anche in caso di assenza del segnale della rete cellulare (GSM)
  • il sistema deve poter geolocalizzare l’incidente o il quasi incidente anche senza GPS (deve essere possibile capire in che punto delle cella frigo o in quale cella frigorifera è stato inviato il segnale di allertamento)
  • il sistema deve poter generare segnalazioni sul posto attraverso lampeggianti e sirene poste all’esterno della cella frigorifera
  • il sistema deve poter azionare una serie di chiamate telefoniche vocali ai numeri di telefono assegnati ai responsabili per poter avviare le procedure di soccorso idonee
  • il sistema deve monitorare continuamente lo stato di funzionamento e di utilizzo dei dispositivi assegnati ai lavoratori
  • il sistema deve registrare i log di accensione, spegnimento e utilizzo dei dispositivi di allertamento
  • il sistema deve poter bloccare l’accesso alla cella frigorifera al personale non provvisto del dispositivo di allertamento per lavoratori isolati

Dato il contesto in cui si trovano ad operare i lavoratori nelle celle frigorifere è indispensabile eleborare una soluzione integrata secondo il concetto di massima sicurezza tecnologicamente fattibile.

La sensoristica atta a rilevare un eventuale stato di malore deve poter verificare lo stato di coscienza del lavoratore, per fare questo Rivetta Sistemi utilizza sensori uomo a terra, sensori di immobilità e sensori di caduta.

 

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