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5 passi per mettere in sicurezza il lavoro solitario

Il lavoro solitario o isolato è una situazione sempre più frequente che deve essere presa in considerazione al fine di migliorare la sicurezza del personale.

I passi da compiere per mettere in sicurezza il lavoratore solitario

Ecco i 5 passi da compiere per implementare una policy di tutela aziendale del lavoro solitario:

  1. Identifica chi all’interno dell’azienda lavora in un contesto solitario. Il lavoratore, per essere considerato “solitario”, non deve necessariamente essere da solo per tutta l’attività lavorativa. Può anche lavorare temporaneamente in modo isolato per rientrare nella cerchia dei lavoratori solitari.
  2. Effettua un’analisi del rischio. I lavoratori solitari/isolati sono in grado di operare senza l’aiuto o la supervisione di altre persone? Sono suscettibili a rischi maggiori? Lavorano con l’aiuto di macchinari? Possono essere soggetti ad aggressioni? Possono lavorare da soli? Sono istruiti e formati a lavorare da soli?
  3. Metti a disposizione dei sistemi di allertamento soccorsi automatici. In caso di emergenza o malore come possono segnalare l’evento ai soccorsi? I soccorsi sono in grado di intervenire sapendo la posizione geografica dell’evento? Possono accedere alle strutture dove il lavoratore solitario opera?
  4. Identifica chi deve intervenire in caso di soccorso/emergenza. All’interno dell’azienda esistono persono che possono prendere in carico un allarme e intervenire? Se non esistono persone per questo ruolo potrebbe essere il caso di rivolgeresi a centrali operative in grado di prendere in carico l’allarme.
  5. Addestra il personale che lavora in isolamento in modo che sia preparato ad affrontare eventuali emergenze.
    La formazione è importante nel caso in cui un lavoratore si ritrovi ad affrontare eventi nella quale non può richiedere assistenza da parte di altro personale.